Superbonus ed Ecobonus: scadenze, percentuali di detrazioni e fruizione del credito rispetto alle principali agevolazioni dedicate al risparmio energetico di casa.

Argomenti in primo piano:

  1. Superbonus 110: le ultime notizie
  2. Gli altri bonus per il risparmio energetico in casa
  3. Bonus casa
  4. Ecobonus

Il risparmio energetico casa è al centro dell’agenda del Governo, con un'importante accelerazione negli ultimi due anni grazie al varo del Superbonus introdotto dal Decreto Rilancio del 19 maggio 2020. Quest'ultimo che consiste in una maxi detrazione del 110% della spesa effettuata per interventi di efficientamento energetico, fruibile anche attraverso le modalità di cessione del credito e sconto in fattura, ha creato nell'ultimo biennio un importante fenomeno di rivalutazione del patrimonio edilizio italiano. I numeri sono da record: per quanto riguarda il mondo Geoside si contano oltre 650 progetti all'attivo in tutta Italia tra condomini e abitazioni private.

Superbonus 110: le ultime notizie

Con il 2022 il Superbonus 110% si avvia al termine. Le scadenze sono differenziate in base alla tipologia di abitazione oggetto dell'intervento e al committente. Ecco le principali: 

  • 31 dicembre 2022 per edifici unifamiliari e unità immobiliari residenziali, funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno, site all'interno di edifici plurifamiliari a patto che entro il 30 giugno 2022 sia terminato il 30% dell’intervento complessivo previsto.
  • 31 dicembre 2023 per condomìni e edifici con più unità familiari (da 2 a 4) accatastate distintamente e con un unico proprietario o in comproprietà tra più persone fisiche.
  • Il 31 dicembre 2023 è l'ultima scadenza anche per Istituti autonomi case popolari (Iacp) e altri enti di "in house providing”.  A partire da questa data, per alcuni soggetti, il bonus sarà poi rimodulato dal 110% al 70% in merito ai lavori effettuati entro il 31 dicembre 2024, per arrivare al 65% per quelli completati al 31 dicembre 2025. Non si escludono però ulteriori proroghe in discussione proprio in queste ore.

Gli altri bonus per il risparmio energetico in casa

Chi non può o non vuole approfittare del Superbonus, ha comunque la possibilità di lavorare sull'efficienza energetica della propria abitazione grazie agli altri bonus attivi che, a seconda della tipologia di intervento, possono coprire dal 50 al 65% delle spese sostenute. Ecco i principali:

Bonus casa

Il bonus casa 2022 consente di detrarre fino al 50% dell’importo speso (fino a un limite massimo di spesa di 96mila euro per unità immobiliare) per interventi edilizi e tecnologici che comportano risparmio energetico o comunque l'utilizzo di fonti rinnovabili. Tra gli interventi inclusi nel bonus, l’acquisto di un impianto fotovoltaico (moduli e inverter) nonché l’installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo funzionalmente collegati agli impianti solari fotovoltaici stessi. La detrazione è da ripartire in 10 quote annuali, ma in alternativa è possibile optare per un contributo anticipato come sconto immediato in fattura o per la cessione del credito d’imposta. In questo caso la scadenza è fissata al 31 dicembre 2024.

Ecobonus

Stesse tempistiche e stessa detrazione per l'ecobonus al 50% che riguarda serramenti e infissi, schermature solari, caldaie a biomasse e caldaie a condensazione con efficienza pari almeno alla classe A. 

La detrazione sale poi al 65% con uguale ripartizione (10 anni o cessione del credito/ sconto in fattura) ma massimali differenti rispetto al tipo di intervento (da 30 a 100mila euro) quando alla caldaia si aggiungono sistemi di termoregolazione, ma anche per pompa di calore, microgeneratori, sistemi di building automation, generatori di aria calda a condensazione, isolamento termico dell'edificio. 

Per i condomini invece le cose cambiano (e migliorano) ulteriormente grazie all'ecobonus al 70% dedicato alla coibentazione dell'involucro e alla sostituzione delle schermature solari che sale poi al 75% per chi aggiunge interventi sulla qualità media dell'involucro. In questo caso il massimale è di 40mila euro per unità immobiliare, con scadenza al 31 dicembre 2024 e recupero delle detrazioni in 10 anni o tramite cessione del credito o sconto in fattura. 

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