Ripercorriamo la storia dell'efficienza energetica, dalle antiche tecniche di architettura bioclimatica alle moderne innovazioni tecnologiche. Un viaggio millenario verso un futuro sostenibile.
- L'efficienza energetica nell'antichità: architettura bioclimatica e fonti rinnovabili
- Le fonti energetiche in sostituzione della forza umana o animale
- Innovazioni tecnologiche per l'efficienza energetica: dall'era industriale alla domotica
- La sfida contemporanea: verso un futuro sostenibile con l'efficienza energetica
L'efficienza energetica in ambito scientifico definisce il rapporto tra l'effetto di un determinato processo e l'energia utilizzata all'interno del processo stesso. La Direttiva 2012/27/UE riprende proprio questo concetto, descrivendola come "il rapporto tra un risultato in termini di rendimento, servizi, merci o energia e l'immissione di energia".
Fare efficienza energetica significa quindi utilizzare l'energia in modo più intelligente e responsabile, ottenendo gli stessi risultati con un minor consumo di risorse. Sebbene questo concetto sia al centro del dibattito contemporaneo, ciò non è certamente un'invenzione moderna: le sue radici affondano in un passato lontano, quando l'uomo ha dovuto ingegnarsi per sfruttare al meglio le risorse limitate a sua disposizione.
L'efficienza energetica nell'antichità: architettura bioclimatica e fonti rinnovabili
Fin dai tempi antichi, l'uomo ha dimostrato una notevole ingegnosità nel trovare soluzioni per ottimizzare l'utilizzo dell'energia e risparmiare risorse preziose. Il controllo del fuoco, ad esempio, ha rappresentato un primo passo fondamentale verso un utilizzo più efficiente dell'energia, consentendo di cucinare cibi, riscaldarsi e proteggersi dai predatori. L'utilizzo del letame essiccato come combustibile, praticato in diverse culture, testimonia la capacità di trasformare scarti in risorse energetiche.
L'architettura ha giocato un ruolo cruciale nel miglioramento dell’efficienza energetica tra le più grandi civiltà del passato che hanno sviluppato tecniche costruttive e soluzioni architettoniche volte a sfruttare al meglio le condizioni climatiche locali e a ridurre il fabbisogno energetico degli edifici.
Le torri del vento persiane, i badgir, rappresentavano un innovativo sistema di ventilazione naturale, in grado di rinfrescare gli ambienti interni in un’epoca in cui non esistevano certo i condizionatori. Nelle casbah delle città arabe, l'orientamento delle case veniva studiato per catturare la luce solare in inverno e proteggersi dal caldo estivo, ottimizzando l'utilizzo dell'energia solare passiva.
Anche gli antichi romani avevano sviluppato una notevole conoscenza in materia di efficienza energetica: l'invenzione del vetro, ad esempio, permetteva di illuminare gli ambienti interni e sfruttare il calore del sole, riducendo la necessità di riscaldamento artificiale. Le terme romane, con il loro sistema di ipocausto, sfruttavano il calore dei fumi per riscaldare pavimenti e pareti, dimostrando una notevole capacità di recupero energetico oltre ad aver anticipato di qualche millennio i moderni pavimenti con riscaldamento a terra. In Islanda, terra di ghiaccio e fuoco, sono andati ancora oltre e già in epoca antica hanno imparato sfruttare l'energia geotermica, proveniente dal calore interno della Terra. Questa - alla base degli spettacolari geyser - veniva impiegata per riscaldare le abitazioni e le serre, dimostrando una consapevolezza precoce del potenziale di questa risorsa naturale.
Le fonti energetiche in sostituzione della forza umana o animale
Tra le invenzioni più curiose per sfruttare le risorse naturali meritano di essere citati i primi gasdotti della storia: erano in bambù, opera delle antiche civiltà cinesi che già prima dell’anno Mille estraevano e canalizzavano il metano per sfruttarne la potenza ad uso industriale. L'utilizzo di fonti rinnovabili, come l'acqua e il vento, rappresenta un altro esempio di come le civiltà antiche abbiano cercato di ridurre la propria dipendenza dalle risorse limitate. Mulini ad acqua e a vento venivano utilizzati per macinare il grano, azionare altri macchinari e svolgere lavori che altrimenti avrebbero richiesto un notevole sforzo umano o animale.
Innovazioni tecnologiche per l'efficienza energetica: dall'era industriale alla domotica
Con l'avvento dell'era industriale, l'efficienza energetica ha assunto un ruolo sempre più importante. L'invenzione della macchina a vapore ha segnato una svolta epocale, ma anche da questo punto di vista i primi modelli erano notoriamente inefficienti. Nel corso del tempo, i continui miglioramenti nel design e nei materiali hanno permesso di aumentarne l'efficienza, sottolineando contemporaneamente l'importanza dell'innovazione tecnologica.
L'illuminazione è un altro settore in cui l'efficienza energetica ha fatto passi da gigante. Dall'invenzione della lampadina a incandescenza – che ha sostituito nelle strade delle grandi città i lampioni a olio - alle moderne tecnologie LED, il progresso tecnologico ha portato a un notevole miglioramento dell'efficienza luminosa, riducendo i consumi energetici e prolungando la durata delle lampade. Nel mondo dell’edilizia la progressione è stata la stessa. L'invenzione di materiali isolanti, come la lana di vetro e il polistirene, ha permesso di ridurre le dispersioni di calore negli edifici, migliorando il comfort abitativo e riducendo il consumo di energia per il riscaldamento.
La sfida contemporanea: verso un futuro sostenibile con l'efficienza energetica
La crisi petrolifera degli anni Settanta ha rappresentato un punto di svolta nella storia dell'efficienza energetica. La crescente consapevolezza della limitatezza delle risorse e dei loro impatti ambientali ha spinto governi, industrie e cittadini a cercare da un lato fonti alternative di energia e, dall’altro, a limitare sempre di più i consumi. Un percorso che l’attuale crisi climatica ha contribuito ad accelerare con interventi legislativi, legati all’attuazione del PNIEC, che puntano molto sull’efficienza energetica, dalla casa (con la Direttiva Case Green) all’industria che oggi, almeno nel nostro Paese, può contare sul piano Transizione 5.0. Una storia che, come dimostra l’ultimo Energy Efficiency Report 2024, per l’Italia è ancora in buona parte da scrivere.
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