Festività al buio: dobbiamo davvero privarci delle luci?

Risparmio energetico e luci di Natale si possono conciliare? Dobbiamo scegliere tra illuminare la nostra casa e un gennaio al cardiopalma per l'arrivo della bolletta? No, per fortuna non sarà così: calcolatrice alla mano, scopriamo insieme perché le luci di Natale da esterno e da interno non devono turbare i nostri sonni.

Luci di Natale: i consumi

É difficile quantificare con precisione i consumi complessivi delle luci di Natale, anche se esistono alcune ricerche che possono aiutarci:

• In particolare un recente studio della Società italiana di medicina ambientale (Sima) stima in Italia un consumo aggiuntivo di energia elettrica del 30% nel periodo tra l'8 dicembre e il 6 gennaio, per lo più in conseguenza delle luminarie. Questo consumo complessivo, pari a 1.600 MWh al giorno, si traduce però in un aggravio ridotto in bolletta.
• Secondo le stime di Selectra, portale che confronta le tariffe di diversi operatori, per una catena a led di 300 lucine che serve a illuminare un albero di medie dimensioni e un tubo sempre a led da balcone, l'aggravio si tradurrà in circa 1,70 euro in bolletta. Molto poco, insomma, anche se in aumento rispetto allo scorso anno quando non arrivava all'euro. Questo però partendo da una condizione di illuminazione standard di poche ore al giorno. Ma se volessimo aggiungere ulteriori luminarie? 

Come calcolare il proprio consumo

La stima è più semplice di quanto si pensi. È sufficiente osservare attentamente la confezione delle nostre luci di Natale e leggere i dati tecnici, dove è riportata l'indicazione della potenza espressa in watt (W). Questo valore indica l'assorbimento energetico dovuto alla luminaria e dovrà essere moltiplicato per il tempo di accensione (espresso in ore). Il totale così ottenuto e suddiviso per mille, ci permetterà di avere l'indicazione dei kWh consumati complessivamente. Questi ultimi sono l'unità di misura di riferimento per il costo dell'energia elettrica. Facciamo un esempio: una catena di lampade a led da esterno, con un consumo dichiarato di 21 watt, accesa 6 ore al giorno per 30 giorni, assorbirà 3780 Wh di elettricità. Questo valore corrisponde a 3,780 kWh che, in base al costo dell'energia sul mercato tutelato dell'ultimo trimestre del 2022, stimato intorno a 0,5 €/kWh, peseranno sulle nostre tasche circa 1,89 euro. Questo per una catena da 7 metri, perfetta per un dehors. Se volessimo, però, aumentare il nostro parco luci in maniera considerevole, l'aggravio sarebbe comunque ridotto: con poche decine di euro in più in bolletta potremo garantirci una illuminazione da concorso. Una stima valida a patto di avere alcune accortezze. Vediamo quali.

Come risparmiare senza rinunciare alle luci di Natale

• C'è una premessa fondamentale, che vale la pena ribadire. I calcoli che ci hanno permesso di ottenere questa stima, si basano sull'utilizzo di luci a led. Se avessimo, al contrario, le vecchie lampadine a incandescenza, magari eredità di genitori e nonni, il costo salirebbe notevolmente, fino a dieci volte tanto. Quindi il primo consiglio fondamentale per risparmiare è mandare in pensione le vecchie lampadine a incandescenza e dotarsi di led. 
• Un altro fattore determinante riguarda il tempo: ricordiamoci di spegnere le luminarie quando siamo lontani da casa. Se la memoria non ci aiuta, basterà dotarsi di un timer che può essere esterno oppure già integrato alle illuminazioni. 
• Infine possiamo giocare con le palline e i festoni luccicanti che riflettono la luce e, in questo modo, riescono ad agevolarci nel compito di rendere più allegra e natalizia la nostra casa. 

Per tornare alla domanda del titolo: vale davvero la pena privarsi delle luci di Natale per risparmiare? No, a patto di seguire pochi, semplici, accorgimenti. Efficienza energetica e conseguente risparmio si possono ottenere più facilmente e in modo più efficace mettendo in atto strategie differenti come quelle riportate qui, senza rivalersi sull'albero.

Un luminoso Natale e un 2023 ancor più luccicante da tutto lo staff di Geoside.