Dotarsi di una flotta elettrica può comportare notevoli vantaggi se inserita all’interno di un più ampio piano di efficientamento energetico.

Argomenti in primo piano:

  1. Mobilità elettrica: i numeri
  2. Colonnine elettriche: una panoramica
  3. Come funzionano le colonnine elettriche
  4. Flotte elettriche e stazioni di ricarica: i vantaggi per l’azienda

L’ascesa delle auto elettriche procede parallelamente alla diffusione delle colonnine di ricarica, tanto nei luoghi pubblici quanto nelle abitazioni private, considerando anche la spinta impressa dai diversi sistemi di incentivazione tuttora esistenti. Oggi, dotare la propria azienda di una flotta elettrica e, di conseguenza, di più stazioni di ricarica può essere una scelta interessante sotto molti punti di vista. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Mobilità elettrica: i numeri

In base alle ultime statistiche diffuse da Motus-E al 31 luglio 2023 le auto elettriche circolanti in Italia si sono attestate a circa 204.000 con le immatricolazioni full electric che nei primi sette mesi dell’anno sono state pari a 36.778 unità facendo segnare un +29,63% rispetto allo stesso periodo del 2022. In crescita le flotte commerciali (+33,5% rispetto al 2022), con 3.216 veicoli immatricolati; anche il noleggio a lungo termine registra un aumento del +30,84%. A questi numeri si devono aggiungere le ibride plug-in, i modelli che conciliano il motore termico con l’elettrico e sono dotate di spina per la ricarica che, a loro volta, possono usufruire delle stazioni di ricarica. Numeri importanti destinati a crescere in base anche gli obiettivi dell’Unione Europea che dal 2035 prevede l’immissione sul mercato esclusivamente di auto a zero emissioni.  

Colonnine elettriche: una panoramica

Le colonnine di ricarica per auto elettriche sono i dispositivi progettati per fornire energia alle vetture a propulsione elettrica sia full electric sia ibride plug-in. Il termine “colonnine” viene usato genericamente per identificare due tipologie di stazioni di ricarica: le soluzioni di ricarica a muro, chiamate anche wallbox, impiegate soprattutto nelle abitazioni private e nei garage e quelle a torretta e su supporti indipendenti, che troviamo più spesso nella rete stradale e negli spazi pubblici. Questi dispositivi di ricarica differiscono tra loro oltre che per un diverso ingombro anche per velocità, funzionalità e costi.

Come funzionano le colonnine elettriche

Modelli diversi spesso corrispondono anche a velocità (e costi) nettamente differenti. La norma IEC 61851-1 stabilisce gli standard internazionali di riferimento in base a tipologie di collettori, sistemi di sicurezza e connessione tra infrastrutture e veicoli. In base a questa nomenclatura, le tipologie di stazioni di ricarica individuate sono quattro e spaziano da più a ultra rapida: elemento comune è la possibilità di erogare in tutta sicurezza una potenza superiore rispetto alle normali prese domestiche. Le potenze di erogazione, infatti, spaziano dai 3,7 kW ai 22 kW in AC fino a potenze molto più elevate (anche 350 kW) per la DC che solitamente si impiega nelle colonnine di ricarica ultraveloce. 

Il tempo necessario per caricare completamente un'auto elettrica dipende da vari fattori, tra cui la potenza della colonnina, ma anche la capacità della batteria del veicolo e il livello di carica al momento del rifornimento. In generale, si spazia dalla mezz'ora per le stazioni di ricarica ultra rapida, fino a diverse ore nel caso della wallbox casalinga o condominiale con bassa potenza. Tempi che, però, grazie anche al progresso tecnologico dei trasformatori nelle auto elettriche, stanno notevolmente migliorando. 

Flotte elettriche e stazioni di ricarica: i vantaggi per l’azienda

Adottare una flotta aziendale elettrica può comportare diversi vantaggi.

  • Il primo e più immediato è quello di fruire dei bonus che riguardano tanto l’acquisto dei veicoli quanto l’installazione delle stazioni di ricarica.
  • In seconda battuta, dotarsi di una flotta aziendale elettrica ha una immediata ricaduta ambientale grazie all’azzeramento delle emissioni dovute alla mobilità. Un valore che si riflette positivamente sull’intero bilancio di sostenibilità aziendale.
  • Infine, il terzo e, forse, più importante elemento riguarda l’abbattimento dei costi per il carburante qualora le stazioni di ricarica siano gestite all’interno di un piano di efficientamento energetico complessivo.

Un esempio su tutti: un’azienda che si dota di un impianto fotovoltaico per l’autoproduzione di energia elettrica potrà assorbire buona parte dei costi di ricarica. Non solo: l’energia elettrica impiegata per la ricarica può essere facilmente monitorata, contabilizzata e gestita con programmi e app dedicate. Questo rende molto più semplice il processo di controllo dei consumi e di efficientamento energetico generale dell’azienda. 
 

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