Il ruolo dell’Energy Manager nasce negli Stati Uniti d’America, ma è stata l'Italia il primo paese a codificarne la sua figura

Temi in primo piano:

  1. 1. COME NASCE LA FIGURA DELL’ENERGY MANAGER
  2. 2. LA DEFINIZIONE DI ENERGY MANAGER
  3. LA GESTIONE ENERGETICA E LE ALTRE MANSIONI DELL’ENERGY MANAGER
  4. LE RESPONSABILITA’ (E LE MAGGIORI DIFFICOLTA’) DELL’ENERGY MANAGER
  5. L’OBBLIGO DI NOMINA DELL’ENERGY MANAGER

1. COME NASCE LA FIGURA DELL’ENERGY MANAGER

La figura dell’Energy Manager nasce negli anni ’70 negli Stati Uniti d’America a causa di una grave crisi petrolifera. La grave emergenza spinse i decisori ad affidare ad una persona competente e capace l’incarico di gestire e risolvere l’emergenza energetica.
L’Italia è stato il primo paese a codificare la figura dell’Energy Manager, la quale viene istituzionalizzata negli anni ’80 con la legge 308/1992, ma solo con la legge n.10 (art.19) del 9 gennaio 1991 che l’Energy manager trova un nuovo e più forte impulso.

2. LA DEFINIZIONE DI ENERGY MANAGER

Secondo la legge 10/91, l’Energy Manager è colui che individua le azioni, gli interventi, le procedure e quanto altro necessario per promuovere l’uso razionale dell’energia e assicura la predisposizione dei bilanci energetici in funzione anche dei parametri energetici e gli usi energetici finali.
In base alle caratteristiche dimensionali della struttura in cui opera, l’Energy Manager può essere:

  • Nel caso di una grande organizzazione, sarà preferibilmente un dirigente alla guida di un gruppo di persone di estrazione prevalentemente tecnica.
  • Nel caso di piccole e medie aziende, si tratterà di un consulente esterno con competenze tecniche.
  • Nel caso di una residenza, la funzione può essere svolta da reti di supporto o da chi rilascia la certificazione energetica.

LA GESTIONE ENERGETICA E LE ALTRE MANSIONI DELL’ENERGY MANAGER

L’Energy Manager:

  • verifica i consumi, attraverso audit ad hoc o, se disponibili, tramite i report prodotti da sistemi di telegestione, telecontrollo e automazione;
  • ottimizza i consumi attraverso la corretta regolazione degli impianti e il loro utilizzo appropriato dal punto di vista energetico;
  • promuove comportamenti da parte dei dipendenti e/o degli occupanti della struttura energeticamente consapevoli e di proporre investimenti migliorativi, possibilmente in grado di migliorare i processi produttivi o le performance dei servizi collegati;
  • acquisti di energia elettrica e altri vettori energetici, in questo caso si tratta di ridurre i costi di acquisto, eventualmente promuovendo la corretta gestione dei carichi elettrici in modo da evitare punte di potenza che comportino costi maggiori;
  • possibilità di collaborare con l’ufficio acquisti per promuovere procedure che promuovano i cosiddetti acquisti verdi (green procurement).

LE RESPONSABILITA’ (E LE MAGGIORI DIFFICOLTA’) DELL’ENERGY MANAGER

L’Energy Manager è una figura molto importante all’interno dell’’azienda ed è sempre soggetto a nuove sfide, tra le quali:

  • Sensibilizzare l’azienda sull’efficienza energetica è uno dei compiti di chi veste il ruolo di Energy Manager. Spesso l’Energy Manager si deve confrontare con altre figure all’interno dell’azienda che non hanno le stesse competenze tecniche e, quindi, possono nascere incomprensioni e scarsa collaborazione. Per ottemperare a questa criticità, è importante la capacità di esporre concetti tecnici in maniera chiara.
  • L’Energy Manager è anche responsabile di ricercare le soluzioni più all’avanguardia per ottimizzare i consumi e confrontarsi con tecnologie evolute come l’Internet Of Things, Predictive Energy Analytics, Artificial Intelligence e Big Data: strumenti ormai fondamentali per l’ottimizzazione e il monitoraggio energetico. Per far fronte a questa mansione, è necessario un continuo aggiornamento sulle novità in ambito tecnologico.
  • Per il miglioramento dell’efficienza energetica all’interno dell’azienda è necessario usufruire di strumenti normativi come, ad esempio, i Minimum Energy Performance Standard, gli incentivi finanziari e le sovvenzioni. In molti casi, l’Energy Manager si affida a consulenti esterni e frequenta corsi di aggiornamento continuo.

L’OBBLIGO DI NOMINA DELL’ENERGY MANAGER

Ai sensi dell’articolo 19 delle Legge 10/91 tutti i soggetti consumatori di energia, pubblici o privati, persone fisiche o giuridiche, enti o associazioni che superino determinate soglie di consumo, sono obbligati ogni anno ad effettuare la nomina dell’Energy Manager, ovvero un tecnico responsabile della conservazione e dell’uso razionale dell’energia.
La nomina di legge è annuale e va inviata entro il 30 aprile alla FIRE – Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia – che gestisce istituzionalmente le nomine degli energy manager ai sensi della legge 10/1991 e pubblica annualmente l’elenco degli energy manager nominati.

Richiedi un contatto

Tags