Il 5 giugno 2023 verrà comunicata ufficialmente la data dell’Overshoot Day per il mondo, il giorno che segna l'esaurimento delle risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare nell'arco di un anno solare.

Argomenti in primo piano:

  1. Che cos’è e come si calcola
  2. Overshoot day: un calendario sempre più corto
  3. Le soluzioni

Il 15 maggio 2023 è un giorno che non prevede particolari anniversari o eventi: non è prevista una finale dei Mondiali o un summit tra i Capi di Stato. Eppure, almeno per noi italiani, è una data da avere in mente perché è quella in cui avremo teoricamente finito le risorse naturali a nostra disposizione. Questo significa che, agli attuali ritmi di consumo, dovremmo avere a disposizione il doppio del nostro territorio per colmare i bisogni. 

Il 15 maggio quindi per il nostro Paese sarà l'Overshoot Day, noto anche come Giorno del Sovraccarico, un indicatore importante dell'impatto sull’ambiente che grazie al parallelismo con il calendario diventa facilmente comprensibile per tutti.

Che cos’è e come si calcola

L'Overshoot Day è stato creato nel 2006 dall'organizzazione no-profit Global Footprint Network. L'obiettivo di questa iniziativa è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di preservare l'ambiente e di utilizzare le risorse in modo sostenibile. Il Giorno del Sovraccarico della Terra - traduzione di Overshoot Day - rappresenta la data nell'anno in cui l’umanità, nel suo complesso o suddivisa per nazioni, ha terminato il suo budget di consumi sostenibili. 

Il calcolo dell'Overshoot Day si basa sull'analisi dell’impronta ecologica dell’uomo, ovvero la quantità di risorse naturali necessarie per soddisfare il nostro stile di vita e le nostre esigenze di consumo. Queste includono acqua, cibo, legna da ardere, carburanti fossili e altre fonti di energia. L'impronta ecologica viene poi confrontata con la biocapacità della Terra, ovvero la quantità di risorse naturali che il pianeta è in grado di rigenerare in un anno. Il confronto tra l'impronta ecologica e la biocapacità della Terra ha come risultato il numero di giorni a disposizione per consumare in modo sostenibile. Quando questo numero di giorni viene superato, si verifica l'Overshoot Day.

Overshoot day: un calendario sempre più corto

L'Overshoot Day si è verificato per la prima volta nel 1970, il 29 dicembre. Nel corso degli anni, la sua data si è spostata sempre più indietro nel calendario, fino ad arrivare, nel 2022, al 28 luglio. Questo significa che dal 28 luglio in poi, l'umanità ha consumato più risorse naturali di quelle che la Terra è in grado di rigenerare in un anno. 

Il periodo di tempo dei consumi sostenibili, purtroppo, si è sempre accorciato e solo raramente ha subito battute d’arresto. Solamente nel 2020 l'Overshoot Day si è spostato in avanti ed esattamente al 22 agosto: purtroppo non si è trattato di un segnale positivo, ma piuttosto un effetto temporaneo della crisi sanitaria e dei lockdown che hanno bloccato per mesi l’industria mondiale. Con la ripresa della normale attività, i giorni hanno cominciato ad erodersi velocemente. Per quanto riguarda il nostro Paese, la data è ferma da due anni, in leggero miglioramento rispetto ad esempio al 13 maggio del 2021. Non si tratta comunque di un dato che permetta di gioire, perché significa comunque che se tutto il mondo agisse come noi ci vorrebbero quasi tre Pianeti per garantire le risorse necessarie. Purtroppo c’è anche chi fa (molto) peggio di noi: il Qatar (10 febbraio), Canada e Stati Uniti (13 marzo), Germania (4 maggio), Francia (5 maggio). 

Le soluzioni

Per fortuna è possibile porre un limite a questo consumo esagerato di risorse, con alcune strategie che suggerisce la stessa organizzazione che calcola l’Overshoot Day. Queste soluzioni sono in buona parte corrispondenti a quanto proposto dall’Agenda 2030, e il settore energetico ha un ruolo di primo piano. Basta un dato per comprendere come si giochi su questo campo la partita per un futuro più sostenibile: “Ridurre del 50% la componente di anidride carbonica dell'Impronta Ecologica - si legge nel sito dedicato - sposterebbe l'Overshoot Day della Terra di 93 giorni”, riportandolo al punto del calendario in cui si trovava nei primi anni Ottanta.  

Per renderlo possibile servono rivoluzioni? Assolutamente no. Perché - ed è un altra ottima notizia - già oggi applicando le tecnologie a nostra disposizione si potrebbero ottenere importanti miglioramenti: “Le tecnologie esistenti - si legge sempre nella pagina ufficiale - disponibili sul mercato per l'efficienza energetica degli edifici, dei processi industriali e della produzione di energia elettrica, potrebbero spostare l'Overshoot Day di almeno 21 giorni, senza alcuna perdita di produttività o comfort”. Efficienza energetica e monitoraggio di disservizi e sprechi sono una delle ricette proposte per spostare avanti il calendario dell’Overshoot Day: in quest’ottica le tecnologie proposte da Geoside possono diventare un’efficace macchina del tempo. 
 

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