Nel gennaio del 2024, con l’entrata in vigore del “Decreto CACER”, è stato definito il meccanismo di incentivazione per l’energia elettrica prodotta e condivisa da impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo. Ecco come possiamo aiutarti a farne parte.
L'autoconsumo rappresenta un'opportunità concreta per accelerare la transizione energetica in Italia, promuovendo la produzione e l'utilizzo di energia rinnovabile a livello locale e coinvolgendo attivamente i cittadini. Si tratta di un sistema in cui più utenti, situati in prossimità di un impianto di produzione di energia rinnovabile, condividono “virtualmente” l'energia prodotta per soddisfare il proprio fabbisogno. Non esiste, infatti, una connessione fisica tra l’impianto e tutti i membri della configurazione, se non per le utenze alimentate dal contatore a cui viene connesso l’impianto (es. le parti comuni di un condominio). Tutta l’energia eccedente non consumata viene quindi immessa direttamente in rete.
La rete si comporta di fatto come una “batteria”, a cui tutti gli utenti membri della specifica configurazione possono attingere. In questo modo, si beneficia di una doppia incentivazione sull’energia prodotta dall’impianto, in quanto viene valorizzata sia dal gestore di rete/GSE, (in questo caso tramite il meccanismo del Ritiro Dedicato), sia dagli incentivi predisposti dal Decreto CACER: questi sono tanto maggiori quanto maggiore è il consumo di energia dei singoli membri registrato nelle ore di massima produzione dell’impianto. Questo meccanismo di incentivazione incoraggia quindi un cambiamento nelle abitudini rispetto allo schema tariffario basato sulle fasce orarie, promuovendo e valorizzando l’utilizzo degli elettrodomestici o macchinari più energivori proprio nelle ore centrali della giornata, quando l’impianto fotovoltaico è al massimo della sua produzione.
Autoconsumo collettivo: i tre modelli
Il Decreto CACER rappresenta, dal punto di vista normativo, l’ultimo atto di un iter iniziato nel 2018 con la direttiva europea RED II, che apriva le porte alle comunità energetiche (leggi qui la nostra guida alle CER). Oggi gli autoconsumatori individuali “a distanza” e i gruppi di autoconsumatori che agiscono collettivamente (AUC), insieme alle comunità energetiche rinnovabili (CER), possono contare su regole chiare per la loro implementazione e beneficiare di incentivi.
Esaminiamo ora nel dettaglio le tre diverse configurazioni di autoconsumo diffuso, individuate dal Decreto CACER, che possono beneficiare degli incentivi:
Il Decreto CACER e le successive Regole Operative rilasciate dal GSE determinano lo schema di incentivazione relativo all'energia condivisa e autoconsumata, e disciplinano il contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal PNRR e rivolto alle configurazioni i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i cinquemila abitanti. I due benefici sono tra loro cumulabili.
Per accedere agli incentivi, è necessario soddisfare specifici requisiti tecnici, amministrativi e ambientali. Sempre nel Decreto CACER, inoltre, sono definite le regole operative per l'accesso agli incentivi, che includono la presentazione di una domanda, la produzione di documentazione specifica e il rispetto di tempi e modalità di erogazione. Il GSE è il soggetto gestore della misura, attraverso cui è possibile presentare le richieste.
Geoside per l’autoconsumo collettivo
Geoside ha elaborato un supporto dedicato ai condomini per aiutarli a diventare un Gruppo di Autoconsumo Collettivo (AUC) ed accedere così alle tariffe incentivanti previste per questa configurazione. Geoside, infatti, si occuperà dell’analisi preliminare per la fattibilità del progetto, dell’adesione assembleare e della predisposizione dei contratti, per poi realizzare gli interventi previsti, restando a fianco del condominio anche nella successiva gestione dell’AUC e della richiesta degli incentivi fiscali.
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