Le recenti modifiche alla disciplina delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e dei gruppi di autoconsumo aprono scenari inediti grazie all’estensione dei fondi.

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  1. 1. Autoconsumo collettivo e Comunità energetiche rinnovabili in breve
  2. 2. Le novità del decreto: più vantaggi e scadenze chiare
  3. 3. L'alternativa per chi non accede al PNRR: l'Ecobonus
  4. 4. Geoside: il partner per il tuo gruppo di Autoconsumo collettivo

La transizione energetica accelera e diventa sempre più inclusiva. Grazie al decreto del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) del 16 maggio 2025, incluso nelle regole operative del GSE dal 16 luglio la mappa delle opportunità si allarga. La novità più significativa è l’estensione dei contributi a fondo perduto del PNRR, destinati alla creazione di Comunità Energetiche, anche nei comuni con una popolazione fino a 50.000 abitanti. Un cambiamento che trasforma i gruppi di autoconsumo collettivo e le CER in una soluzione strategica e accessibile per un numero molto più vasto di cittadini, condomini e piccole e medie imprese.

1. Autoconsumo collettivo e Comunità energetiche rinnovabili in breve

L'Autoconsumo collettivo (AUC) consente a più soggetti di uno stesso edificio, tipicamente i condòmini, di associarsi per produrre e consumare l’energia elettrica generata da un impianto condiviso. Le Comunità energetiche rinnovabili (CER) rappresentano un'evoluzione di questo concetto su scala più ampia. In una CER, cittadini, PMI, enti territoriali e autorità locali compresi all'interno della stessa cabina primaria possono associarsi per costruire e gestire impianti rinnovabili. L'obiettivo è condividere l'energia prodotta, generando benefici non solo economici per i membri, ma anche ambientali e sociali per l'intera comunità locale. Per un approfondimento completo, puoi consultare la nostra guida sulle Comunità Energetiche.

2. Le novità del decreto: più vantaggi e scadenze chiare

Il recente aggiornamento normativo rende la costituzione di una CER o di un gruppo di autoconsumo ancora più conveniente, agendo su più fronti. Il primo è il potenziamento degli incentivi economici. Il contributo in conto capitale previsto dal PNRR, che copre fino al 40% dei costi ammissibili, è stato esteso a tutti i progetti in comuni con meno di 50.000 abitanti. Questo contributo a fondo perduto si somma alla tariffa incentivante ventennale riconosciuta dal GSE sull'energia condivisa e modulata sulla base del contributo ricevuto. Il secondo, fondamentale, vantaggio è l'introduzione di un percorso a due fasi che chiarisce le tempistiche e offre maggiore flessibilità. Per i beneficiari del contributo PNRR le scadenze sono:

  1. Completamento dei lavori: i lavori di realizzazione dell'impianto devono essere ultimati entro il 30 giugno 2026. Questa scadenza si riferisce alla fine della costruzione fisica, non all'attivazione.
  2. Entrata in esercizio: una volta finiti i lavori, l'impianto deve essere attivato entro 24 mesi dalla data di completamento e, in ogni caso, non oltre il 31 dicembre 2027.

Questa struttura concede un'ampia finestra di tempo (fino a 24 mesi) dopo la costruzione per gestire le pratiche di connessione e i collaudi, separando il rischio costruttivo da quello burocratico e offrendo una sicurezza molto maggiore sull'investimento.

3. L'alternativa per chi non accede al PNRR: l'Ecobonus

Cosa succede se il progetto si trova in un comune con più di 50.000 abitanti? Esiste un'alternativa molto valida: il Bonus Ristrutturazioni, comunemente noto come Ecobonus per gli interventi di efficientamento energetico. Fino al 31 dicembre 2025, è possibile usufruire di una detrazione fiscale fino al 50% sulle spese sostenute per l'installazione di un impianto fotovoltaico, con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo, permettendo di recuperare una parte significativa dell'investimento attraverso un credito sulle imposte IRPEF.

4. Geoside: il partner per il tuo gruppo di Autoconsumo collettivo

La costituzione e la gestione di una configurazione di Autoconsumo collettivo o di una Comunità energetica rinnovabile richiedono competenze tecniche, amministrative e finanziarie. Geoside, in qualità di Energy Service Company (ESCo) del Gruppo Italgas, si pone come partner strategico per guidare condomini, imprese e pubbliche amministrazioni in questo percorso, garantendo il massimo rendimento dell'investimento.
Per rispondere in modo mirato alle esigenze del mondo condominiale, Geoside ha sviluppato una formula commerciale completa che accompagna i Gruppi di Autoconsumo collettivo (AUC) in ogni fase del progetto. L'offerta si articola in tre modalità flessibili: l'acquisto diretto dell'impianto con un servizio "chiavi in mano"; la gestione completa come referente unico per tutte le pratiche amministrative e con il GSE; infine, diverse soluzioni per il finanziamento dell'opera, che possono includere il coinvolgimento di un istituto di credito per sostenere l'investimento iniziale.

Contatta subito Geoside per scoprire come trasformare le nuove opportunità dell'autoconsumo collettivo in un vantaggio concreto e duraturo.

 

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