Audit energetico aziendale: il ruolo dell’Energy manager

1. L’audit aziendale: il percorso ideale
2. Step 1: Pianificazione e preparazione
3. Step 2: Raccolta dati
4. Step 3: Analisi dei dati
5. Step 4: Proposte di miglioramento
6. Step 5: Implementazione e monitoraggio
7. Il ruolo fondamentale dell'Energy Manager

Un audit energetico può essere definito come un'analisi approfondita dei consumi energetici di un'azienda, con l'obiettivo di individuare aree di inefficienza e potenziali risparmi. I risultati di un audit energetico ben condotto si traducono in concrete azioni di miglioramento, che riducono l'impatto ambientale e ottimizzano i costi aziendali. Una delle metodologie più diffuse ed efficaci è quella prevista dalla norma ISO 50001 “Sistemi di gestione dell'energia- Requisiti e linee guida per l’uso”, che segue il ciclo Plan-Do-Check-Act (pianifica-esegui-controlla-migliora). Questo non stabilisce paletti e parametri predeterminati, bensì descrive un sistema di gestione dell'energia (SGE) efficace e adattabile a realtà anche molto diverse tra loro, in grado comunque di ottenere miglioramenti costanti, continui e misurabili. 

L’audit aziendale: il percorso ideale

Step 1: Pianificazione e preparazione

L'Energy Manager ha un ruolo attivo fin dalla pianificazione degli interventi e dal coordinamento dei diversi attori coinvolti: assume, infatti, un ruolo fondamentale nel presentare i benefici dell'audit e nell’ottenere l'approvazione delle risorse necessarie, coinvolgendo nella decisione il top management. Allo stesso tempo, riunisce un team di lavoro multidisciplinare, composto da esperti di diverse aree aziendali (produzione, manutenzione, amministrazione), per garantire una visione completa dei consumi energetici e definire gli obiettivi chiari e misurabili che l'audit deve ottenere. Per far questo l’Energy Manager identifica, assieme al suo team, le aree prioritarie da analizzare, considerando fattori come lo storico dei consumi, i costi energetici e le normative vigenti. 

Step 2: Raccolta dati

Fatture energetiche, registri di manutenzione e dati di monitoraggio dei consumi sono alcuni dei dati considerati essenziali per l'analisi e l'identificazione delle aree di inefficienza. Questa fase è molto delicata e uno degli elementi cruciali è proprio il know how dell’Energy Manager, oltre che la relativa conoscenza della realtà da analizzare. Un audit efficace, infatti, presuppone che non sia tralasciato nulla: per questo, oltre all’analisi di dati e reportistiche già disponibili, saranno necessari sopralluoghi presso l’azienda, nella sede e nelle diverse aree prese in considerazione, osservando attentamente le infrastrutture, i processi produttivi e le abitudini comportamentali dei dipendenti.

Step 3: Analisi dei dati

I dati raccolti vengono a questo punto analizzati dall’Energy Manager dell’azienda, spesso con il supporto di esperti esterni. In questa fase, infatti, vengono frequentemente utilizzati software specifici come Savemixer, il sistema integrato di Energy Intelligence messo a punto da Geoside, che combina i dati relativi all’azienda e quanto emerso dal monitoraggio per ottenere un modello di riferimento su cui misurare eventuali discrasie nei consumi energetici. Per ogni area di inefficienza identificata, vengono indagate le cause sottostanti, sulla base di fattori come tecnologie obsolete, carenze di manutenzione, comportamenti inefficienti degli utenti e pratiche di gestione non ottimali.

Step 4: Proposte di miglioramento

L'Energy Manager coordina il team nella fase di brainstorming al fine di individuare soluzioni concrete per le aree di inefficienza identificate. Si considerano diverse opzioni, valutandone la fattibilità, i costi, i tempi di implementazione e i potenziali risparmi energetici. Le proposte di miglioramento vengono valutate e schedulate in base al loro potenziale impatto sui consumi energetici e sui costi. Viene così elaborato un piano d'azione dettagliato, in cui si definiscono le responsabilità, le tempistiche e le risorse necessarie per l'implementazione di ogni misura.
In questa fase, è fondamentale la stima dei risparmi ottenibili, supportati dai risultati del monitoraggio post intervento, per agevolare la presa di decisioni da parte del management aziendale.

Step 5: Implementazione e monitoraggio

Una volta ottenuta l’approvazione da parte del management aziendale, vengono implementate le misure di miglioramento identificate secondo il piano definito. L'Energy Manager coordina e supervisiona le attività, assicurando il rispetto delle tempistiche e del budget. I consumi energetici vengono monitorati regolarmente per valutare l'efficacia delle misure implementate. L’analisi dei dati di monitoraggio ha anche l’obiettivo di identificare eventuali scostamenti rispetto alle previsioni e consentire l’attuazione delle correzioni.

Il ruolo fondamentale dell'Energy Manager

L'Energy Manager svolge un ruolo chiave in tutte le fasi dell'audit energetico, garantendo il successo dell'attività. Le sue competenze tecniche, la sua capacità di analisi e le sue doti di comunicazione sono essenziali per gestire il progetto; per pianificare, organizzare e dirigere le successive attività di audit e, infine, per tracciare il percorso verso un miglioramento futuro. La sua figura, come spieghiamo anche in questo articolo, è fondamentale per un’azienda, soprattutto quando si tratta di una realtà particolarmente energivora: questa può trasformare la diagnosi energetica, in alcuni casi obbligatoria per legge (consulta qui il nostro articolo), in un’opportunità per ridurre gli sprechi e ottimizzare le risorse energetiche. 
Questo contesto in continua evoluzione, caratterizzato da innovazioni tecnologiche, normative in mutamento e sfide sempre più complesse, richiede all'Energy Manager di essere sempre aggiornato. La formazione continua rappresenta, quindi, un elemento chiave per il successo professionale di questa figura: ecco perché Geoside ha messo a punto un percorso di formazione e aggiornamento con i corsi dell’Academy. 
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